committente: Giorgio Armani Spa.
luogo: Milano, via Bergognone
anno: 2002/2003
el settembre del 2002, quando il progetto di Poste Italiane era alle battute finali arriva in studio un nuovo progetto interessante: progettare tutta la parte operativa di uffici e showroom per la Giorgio Armani Spa. Si trattava di un’area molto ampia, in via Bergognone. Da una parte, Tadao Ando avrebbe progettato il teatro per le sfilate, con annesso foyer e spazi accessori, ma il sig. Armani, voleva che la parte adiacente (circa 8000mq) venisse progettata e coordinata da un architetto italiano, più vicino al luogo di progetto e alle necessità operative.
Così Michele De Lucchi viene proposto e scelto. Come di prassi, quando in studio arrivava un nuovo progetto, mi chiama di sopra (lo studio allora era ancora in via Pallavicino ed era diviso in due piani, due pesi, due misure: Michele di sopra, tutti noi altri di sotto) ad ogni modo, mi chiama di sopra, ed inizia uno dei colloqui, che se non si saldi di nervi, il panico scatta immediato!
Per chi non avesse avuto occasione di conoscere Michele De Lucchi, è una persona molto acuta, molto riflessiva, che esprime più o meno una parola ogni 20 minuti: le pause, non ho mai capito se fossero per chiarirsi le idee o mettere l’altra persona in una condizione di resa totale! Ad ogni modo, dopo un 40 minuti di “Paola”…………………………….”se ti proponessi”………………………………………”di fare da sola con me”……………………………..”il progetto”……………………………………………(e qui se sei sopra i 40, l’infarto è dietro l’angolo)…………………………………………………di Armani?
Io – De Lucchi – Giorgio Armani – niente Rossi – niente Bianchi – ASSOLUTAMENTE SI’
E dalla rapidità dei miei pensieri e delle mie parole, avrei dovuto capire già allora, che non sarei mai diventata brava come De Lucchi, ma intanto: addio Poste! Da domani sono una senior!
E così cominciò un altro grande progetto, in totale autonomia: io e Michele.
De Lucchi odia il viola, Armani tutte le sfumature di giallo: il progetto, per non offendere nessuno, sarà un trionfo dei Toni di Grigio: in fondo, abbiamo anticipato un trend oggi attualissimo.
Il cantiere iniziò ad ottobre e Armani voleva sfilare a marzo con una superficie totale tra teatro e uffici di oltre 12.000mq. Fu una sfida entusiasmante. Fare le riunioni con De Lucchi e Armani, un avventura. Ma siamo arrivati in fondo con un bel progetto.
Una precisazione. Quando dicono che il sig. Armani vuole avere il controllo su tutto? E’ vero. Io gli ho sottoposto per approvazione anche gli scopini del bagno… che diciamocelo, li avrei anche scelti in autonomia!